Il giorno 23 Giugno 2017 dalle ore 21.30, presso la Sala Polivalente in largo Argentieri, Marina di San Vito Chietino, si è tenuto il quarto incontro tematico relativo alla seconda fase del Contratto di Fiume Feltrino, promosso dalla Provincia di Chieti, e dai comuni di Lanciano (CH) – in qualità di capofila, Castel Frentano (CH), Frisa (CH), Treglio (CH) e San Vito Chietino (CH).
L’evento, realizzato all’interno del ciclo di incontri “Tu Come lo Vedi il Feltrino?”, ha posto come argomento di discussione la tematica “Stato ambientale ed economia del turismo”.
Riproponendo lo schema già consolidato durante i precedenti tavoli tematici, l’incontro si è svolto in due fasi successive e correlate: la prima di tipo informativo (presentazioni frontali) atta ad inquadrare il contesto territoriale di San Vito Chietino all’interno del bacino idrografico del Feltrino, la seconda di tipo consultivo (dibattito) atta ad ascoltare segnalazioni e proposte degli attori locali rispetto al territorio in oggetto e alla riqualificazione della risorsa acqua.
L’incontro è stato aperto dall’Assessora con delega alle politiche sociali, all’ambiente e agli animali, Gabriella Mancini, che, dopo i saluti iniziali, ha ricordato le finalità di questo incontro.
A seguire Silvia Ferrante (CDCA Abruzzo) ha richiamato le motivazioni del Contratto di Fiume Feltrino, illustrando le tappe salienti della prima fase, gli obiettivi e le attività della seconda fase del progetto, attualmente in svolgimento.
Tommaso Pagliani (CDCA Abruzzo), ha ribadito le finalità dello strumento di negoziazione partecipata “Contratto di Fiume”, ed i suoi presupposti normativi e metodologici. Ha riferito che gli indirizzi emersi al termine della Fase 1 del CdF avevano come scenario la predisposizione di un Piano d’Azione che potesse costituire la base di un Piano Speciale Territoriale, affinché le strategie individuate attraverso il processo partecipativo trovassero sbocco nell’ambito della pianificazione urbanistica. Ha poi fatto accenno all’inserimento nel Masterplan Abruzzo di alcuni interventi facenti riferimento ai Contratti di Fiume attualmente attivi nell’ambito regionale. Pagliani ha aggiornato anche sui recenti incontri (22 e 23 giugno) tenutisi in Regione Abruzzo: coordinamento cabine di regia del CdF abruzzesi e presentazione del profilo climatico Abruzzo. Nell’incontro di coordinamento delle cabine di regia dei CdF abruzzesi, sono emersi alcuni elementi di cui tener conto nella redazione dei dossier preliminari e nella prosecuzione dei CdF. In particolare, per quanto riguarda il CdF Feltrino, sarebbe utile aggiornare il Dossier Preliminare con l’indice di sinuosità del corpo idrico secondo le linee guida ISPRA, con la variazione % della copertura di suolo e con la tipologia di scarichi per agenti inquinanti e insediamenti.
E’ stato presentato l’opuscolo informativo “Se Mi lasci non vale” per il contrasto al fenomeno di abbandono rifiuti, realizzato dal CDCA Abruzzo – Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali, contenente la normativa attuale rispetto all’abbandono rifiuti, e le modalità di segnalazione presso le autorità competenti.
A seguire (con il supporto di alcune diapositive), Pagliani ha esposto gli elementi salienti del quadro conoscitivo preliminare: sono state trattate le principali questioni ambientali e socio-economiche legate al bacino idrografico del Feltrino, riportate nel Dossier Preliminare stilato nel 2015 (fase 1 del CdF Feltrino) e aggiornato durante l’attuale seconda fase.
In relazione al territorio di San Vito Chietino i principali argomenti trattati sono stati i seguenti : aree di pregio naturalistico ed elementi di attrattiva turistica nel territorio di San Vito Chietino, stato attuale del sistema turistico locale, qualità delle acque marino-costiere alla foce del Feltrino, dissesto idrogeologico, riduzione della copertura boscata; siti contaminati; abbandono rifiuti.
Il territorio di San Vito Chietino è a forte vocazione turistica. Gli elementi di attrattiva turistica risiedono principalmente in due fattori: le aree di pregio naturalistico-culturale, e le attività eno-gastronomiche (in particolar modo legate allo street food).
Esso ricade per una sua parte all’interno del SIC (Sito di Importanza Comunitaria) IT7140106 – “Fosso delle Farfalle (sublitorale chietino)” che include al suo interno la Riserva Naturale Regionale “Grotta delle Farfalle”.
Il Comune di San Vito Chietino rientrerebbe all’interno della perimetrazione del Parco Nazionale della Costa Teatina, in stallo da anni.
Nel 2015, inoltre, viene approvata in sede regionale, l’istituzione del “Parco Regionale Marino Costa Dei Trabocchi”,riguardante tutto il litorale da S. Vito Chietino a Rocca San Giovanni. La legge regionale , tuttavia viene impugnata dal Consiglio dei Ministri dinanzi alla Corte Costituzionale e giudicata illegittima, poiché inquadrabile come area marina protetta, materia di esclusiva competenza statale nella tutela dell’ambiente
Le criticità maggiori trattate durante l’incontro, e segnalate all’interno del Dossier Preliminare, riguardano:
- lo scadimento della qualità delle acque litoranee: in particolare in riferimento al divieto di balneazione presso la Foce del Feltrino e Fosso Cintioni;
- l’erosione del suolo: la mancanza di vegetazione boscata aumenta il rischio idrogeologico e la possibilità che si verifichino piene rovinose;
- la presenza di siti contaminati: viene segnalata, in particolare, la discarica dismessa denominata “Feltrino-Castellana”, indicata nella graduatoria regionale dei siti contaminati da bonificare;
- il fenomeno di abbandono rifiuti.
Tutti questi elementi comportano come effetto indiretto una riduzione dell’attrattiva turistica dell’intero comprensorio con danni economici alle attività del settore.
Durante la seconda parte dell’incontro si è aperto il dibattito aperto agli interventi dei partecipanti, moderato da Tommaso Pagliani. I contributi emersi sono riportati di seguito secondo il consueto schema utilizzato nei report dei precedenti tavoli tematici.
CRITICITA’ | IMPATTO SOCIO-AMBIENTALE | PROPOSTE E OPPORTUNITA’ |
-Assenza di un programma di valorizzazione del turismo e del territorio, in maniera sinergica tra gli attori interessati.
– Mancanze nell’analisi dei dati relativi al turismo, con riferimento, in particolare, alla “percezione del territorio” da parte dei turisti. |
– Rischio di una gestione del territorio poco attenta all’impatto antropico legato al fenomeno turistico, specialmente nel periodo estivo, ed aggravamento delle criticità ambientali.
– Carenze nella valorizzazione ambientale e del territorio con ripercussioni economiche negative sul settore turistico.
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– Creazione di una governance locale che possa stimolare e sostenere i processi di tutela ambientale e di valorizzazione delle risorse del territorio in maniera sinergica.
– Necessità di strutturare l’offerta turistica come una rete di proposte interconnesse. – Definire una strategia del turismo nell’ottica della responsabilità e della razionalità ambientale e che sia in grado di fornire ai turisti esperienze di ambiente sano e di qualità. – Coinvolgimento degli operatori turistici per la ricerca di soluzioni condivise all’interno di percorsi di valorizzazione ambientale e consapevolizzazione degli operatori stessi – Riqualificazione dei tracciati e degli stabili delle ferrovie dello stato abbandonati per trasformarli in luoghi di ricezione turistica – Creazione di percorsi “A pettine”, che dalla fascia costiera preveda possibilità di percorsi ambientali, ecologici e sostenibili verso l’interno: creare percorsi ciclabili e a piedi dal mare verso l’interno. Creare un bacino risanato con percorsi, guide ed esperti – comunicare meglio quanto si sta facendo anche in ottica di miglioramento dello stato ambientale
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Mancata istituzione del “Parco Nazionale della Costa Teatina”
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Impossibilità di accesso ai programmi più ampi di conservazione della Costa dei Trabocchi, con impatti negativi sullo stato ambientale e danni economici alle attività del settore turistico
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– Necessità di attivare un processo di rinnovamento culturale, di formazione e di rete per affrontare in maniera positiva la questione del Parco della Costa dei Trabocchi.
– Istituzione del parco nazionale della costa teatina |
Scadimento della qualità delle acque costiere: divieti di balneazione presso la Foce del Feltrino e Fosso Cintioni | – Degrado ambientale
– riduzione dell’attrattività turistica del territorio di San Vito Chietino e danni economici alle attività di settore – rischio sanitario |
Necessità di definire una responsabilità condivisa tra i comuni a monte e quelli a valle del Feltrino, perché le conseguenze del cattivo stato ambientale si ripercuotono su tutto il bacino idrografico.
– Potenziamento dell’attività depurativa.
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Forte riduzione della copertura boscata nell’intero bacino idrografico: maggiore esposizione ai fenomeni di erosione del suolo
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Rischio di piene rovinose | Necessità di coordinare un’azione di ripristino della copertura boscata coinvolgendo gli enti locali e gli operatori del settore agricolo.
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L’incontro ha visto la partecipazione di n. 28 persone in rappresentanza di diversi settori della comunità locale:
- 5 partecipanti di Istituzioni pubbliche (sindaco del comune di Frisa, assessore all’ambiente, comune di Lanciano, assessora all’ambiente del comune di San Vito Chietino, SASI s.p.a.; funzionari del comune di San Vito Chietino) pari al 18% delle presenze,
- 3 partecipanti di Organizzazioni e gruppi strutturati (ass. B&B Parco della Maiella e Costa dei trabocchi, IAAP (Istituto Abruzzese Aree Protette, gruppo politico ViviAmo San Vito, gruppo politico San Vito Bene Comune) pari al 11% delle presenze,
- 9 partecipanti di gruppi locali non strutturati (Ass. San Vito Chietino in Movimento, Ass. Italia Nostra, CAST, Zona22), peri al 32% delle presenze,
- 6 Cittadini semplici pari al 21% dei presenti
- 5 partecipanti dello staff tecnico-organizzativo del Contratto di Fiume Feltrino (funzionari pubblici o consulenti) pari al 18 % dei presenti. La figura che segue riporta un diagramma con la suddivisione delle presenze secondo le classi sopra richiamate.
REPORT A CURA DI: CDCA Abruzzo |