LANCIANO – Ha ad oggetto i problemi ambientali più basilari ed importanti il contratto di fiume del torrente Feltrino presentato questa mattina dal Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali a cui è stata affidata la fase iniziale di attuazione.
Il progetto relativo al Contratto di Fiume (CdF) è stato presentato dal comune di Lanciano nel febbraio scorso alla provincia di Chieti, ed inoltrato alla regione Abruzzo che lo ha approvato ed ammesso a finanziamento.
Il CdF oggi rappresenta la modalità più moderna ed avanzata di programma finalizzato alla definizione e condivisione di uno scenario strategico di riqualificazione fluviale e territoriale, azioni di cui il bacino del Feltrino necessita con urgenza.
Il progetto si divide in quattro fasi: preliminare, attivazione, attuazione econsolidamento. Questa mattina è stata presentata la fase preliminare che prevede un dossier in cui saranno elencate tutte le problematiche del luogo e le linee guida per la valorizzazione, in questo caso, del Feltrino.
E i problemi fondamentali su cui concentrarsi sono l’inquinamento delle acque che, da decenni interessa la zona e che è causato da un grave deficit depurativo, il dissesto idrogeologico che dipende, anche, dalla difficile conformazione geografica del Feltrino e dell’assenza boschiva quasi totale. Ultima problematica del Feltrino è il degrado in cui versa la zona, soprattutto a causa dllo sconsiderato abbandono di rifiuti.
Al CdF aderiranno il comune di Lanciano, come capofila, Frisa, Treglio,Rocca San Giovanni, San Vito Chietino e Castel Frentano. I relatori della presentazione e responsabili del Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali, Luigi Iasci e Silvia Ferrante, hanno inoltre invitato tutte le associazioni ed i portatori di interesse a farsi avanti per essere parte attiva in questo ambizioso progetto che parte dal basso e che mira allavalorizzazione e riqualificazione sociale e paesaggistica di una delle zone più belle e difficile del nostro territorio.
Fonte:Lancianonews.net